Si può rendere più gradevole una tisana amara?

tisane amare

Le tisane sono un prezioso alleato per il benessere quotidiano, aiutando a depurare, rilassare, stimolare la digestione o sostenere il sistema immunitario, a seconda delle erbe utilizzate. Tuttavia, non sempre l’esperienza gustativa è gradevole: molte tisane, infatti, presentano un sapore amaro, spesso difficile da tollerare per i palati più sensibili.

La domanda, quindi, sorge spontanea: è possibile rendere più gradevole una tisana amara senza comprometterne i benefici? 

Perché alcune tisane sono amare?

Molte delle piante utilizzate in erboristeria devono la loro efficacia alla presenza di principi attivi dal gusto amaro, sostanze naturali che, pur non sempre gradevoli al palato, esercitano effetti estremamente positivi sull’organismo.

Tra queste troviamo:

  • Alcaloidi: composti spesso stimolanti, presenti anche nel caffè o nel tè.
  • Flavonoidi: antiossidanti naturali, che aiutano a combattere lo stress ossidativo.
  • Sostanze amare vere e proprie: come le lattoni sesquiterpenici, che stimolano la digestione.

Secondo diversi studi, i principi amari possono stimolare i recettori del gusto presenti non solo nella bocca ma anche lungo il tratto gastro-intestinale. Questo meccanismo favorisce la secrezione di succhi gastrici e bile, migliorando così la digestione e la funzionalità epatica. Le sostanze amare, quindi, sono veicoli fondamentali dell’efficacia benefica di molte piante officinali. In altre parole, l’amaro è spesso il sapore del benessere

Esempi di piante “amare ma buone”:

  • Genziana (Gentiana lutea): tonico digestivo potentissimo.
  • Tarassaco (Taraxacum officinale): drenante e depurativo per il fegato.
  • Carciofo (Cynara scolymus): aiuta la digestione e la funzionalità epatica.
  • Cicoria (Cichorium intybus): amica del fegato e delle funzioni intestinali.

Come rendere più gradevole una tisana amara?

Fortunatamente, ci sono diverse strategie che aiutano a migliorare il gusto di una tisana amara senza alterarne le proprietà benefiche. Ecco alcuni metodi pratici ed efficaci:

1. Aggiungi dolcezza naturale

Il modo più semplice e immediato per equilibrare una tisana amara è aggiungere un tocco dolce. Meglio evitare lo zucchero raffinato: oltre a non avere alcun valore nutrizionale, può contrastare l’effetto depurativo di molte tisane. Scegli invece:

  • Miele (biologico, preferibilmente grezzo): dolcifica e apporta proprietà antibatteriche. Secondo uno studio pubblicato su “Frontiers in Pharmacology” (2019), l’aggiunta di miele a tisane contenenti estratti amari non compromette l’attività benefica delle piante coinvolte.
  • Stevia (foglie essiccate o in polvere): dolcificante naturale a zero calorie, adatto anche ai diabetici.
  • Sciroppo d’agave o di acero: da usare con moderazione per non alterare l’indice glicemico.

Esempio pratico: una tisana a base di carciofo può diventare più gradevole con mezzo cucchiaino di miele d’acacia, che ha un gusto delicato e non sovrasta gli altri aromi.

2. Gioca con tempo e temperatura

Il gusto amaro può intensificarsi in base al tempo di infusione e alla temperatura dell’acqua: riducendo entrambi si può attenuare la percezione dell’amaro.

  • Tempo di infusione: accorciare da 10 a 5 minuti.
  • Temperatura dell’acqua: utilizzare acqua a 80–85°C invece che bollente (100°C).

Questo metodo permette di estrarre meno componenti amari ma mantenere buona parte dei principi attivi e quindi delle proprietà delle piante.

Esempio pratico: una tisana al carciofo può essere molto amara se lasciata in infusione per più di 10 minuti in acqua bollente. Usando acqua a 85°C e lasciandola solo 5 minuti, risulta più morbida ma mantiene comunque le sue proprietà.

3. Aggiungi erbe aromatiche o dolci

Un trucco da veri intenditori? Bilanciare l’amaro con erbe che naturalmente dolci o dall’aroma gradevole. Non solo migliorerai il gusto, ma aggiungerai nuovi benefici!

Ecco alcune erbe alleate del palato:

  • Liquirizia (Glycyrrhiza glabra): dal gusto naturalmente dolce, aiuta a protegge lo stomaco.
  • Melissa (Melissa officinalis): dalle proprietà rilassanti e digestive e dal leggermente agrumato.
  • Anice (Pimpinella anisum) e Finocchio (Foeniculum vulgare): aromatiche e dolciastre, hanno proprietà digestive e carminative.
  • Menta (Mentha piperita): fresca, aiuta la digestione e aiuta a “coprire” l’amaro.

Esempio pratico: se hai preparato una tisana depurativa con tarassaco e carciofo, che di per sé tendono ad essere piuttosto amare, puoi addolcirla aggiungendo un pezzetto di radice di liquirizia e qualche foglia di menta.

È vero, questi accorgimenti non faranno sparire del tutto l’amaro, ma possono davvero aiutare a rendere la tisana più armoniosa, bilanciata e decisamente più facile da bere. In questo modo, anche chi è meno abituato ai sapori decisi potrà godere dei vantaggi di una buona tisana senza dover fare troppe smorfie a ogni sorso! Un po’ di amaro non ha mai fatto male a nessuno… anzi, spesso è proprio lì che si nascondono i benefici migliori!

Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo. 

Schede Erbe:

Per maggiori informazioni sulle Erbe presenti sull’articolo cliccare sui seguenti link:

Genziana, Gentiana lutea L.
Tarassaco, Taraxacum officinale Weber
Carciofo, Cynara scolymus L.
Cicoria, Cichorium intybus L.
Stevia, Stevia rebaudiana Bertoni
Liquirizia, Glycyrrhiza glabra L.
Melissa, Melissa officinalis L.
Anice Verde, Pimpinella anisum L.
Finocchio Selvatico, Foeniculum vulgare Miller
Menta, Mentha x piperita L.

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