Quale e quanta acqua usare per fare la tisana?

Acqua per tisana quale scegliere

Per ottenere una tisana di qualità, buona e benefica ci sono molti fattori a cui è importante prestare attenzione, come ad esempio la scelta delle erbe, la modalità di preparazione, i tempi di infusione e l’acqua da utilizzare.

Apparentemente scontata, la scelta dell’acqua può in realtà influenzare il gusto e la resa della bevanda e rappresenta pertanto uno dei passaggi fondamentali per la preparazione della vostra tisana. 

Molti si chiedono se sia meglio usare l’acqua del rubinetto o quella in bottiglia: in questo articolo vi daremo dei consigli per fare la scelta migliore.

Quale acqua scegliere per le tisane?

 

Acqua del rubinetto

In generale l’acqua del rubinetto può essere una buona scelta per preparare una tisana

Si tratta infatti di un’acqua sicura da bere, in quanto è sottoposta a rigorosi controlli di qualità da parte delle autorità sanitarie. Inoltre rappresenta un’opzione economica e sostenibile. 

Tuttavia l’acqua del rubinetto può contenere minerali o sostanze chimiche che alterano il sapore della tisana, come il cloro o il calcare.

Per valutare le caratteristiche dell’acqua, portatela al punto di ebollizione e se riuscite a sentire ancora l’odore dei minerali o notate dei sedimenti, vuol dire che forse l’acqua è troppo dura.

In questo caso sarebbe meglio filtrarla (con appositi filtri presenti in commercio) o usare quella in bottiglia.

Acqua in bottiglia

L’acqua in bottiglia può essere un’alternativa da usare per la preparazione delle tisane, quando l’acqua del rubinetto non è collegata all’acquedotto o quando è troppo calcarea.  

Si sconsiglia di scegliere un’acqua minerale, in quanto essendo ricca di minerali può infondere un sapore metallico alla tisana, così come le acque distillate, in quanto, al contrario, contenendo pochi minerali, faranno della tisana una bevanda povera.  

Si sconsiglia anche l’acqua frizzante, contiene anidride carbonica che potrebbe alterare il gusto e l’aroma delle erbe utilizzate per la tisana. Inoltre, a causa dell’effervescenza potrebbe impedire una corretta estrazione dei principi attivi. 

L’acqua in bottiglia migliore da scegliere è quella naturale con un ph neutro e con un contenuto di residuo fisso di circa 100 parti per milione (PPM).

L’acqua in bottiglia è sicura e generalmente priva di cloro e altri prodotti chimici utilizzati per purificare l’acqua del rubinetto, ma può essere costosa rispetto all’acqua del rubinetto, soprattutto se si preparano frequentemente tisane.

Inoltre, se si acquistano le bottiglie in plastica, rappresenta una scelta non rispettosa dell’ambiente: la produzione di bottiglie di plastica richiede l’utilizzo di risorse naturali, e la maggior parte di esse finisce poi in discarica o nell’oceano, contribuendo all’inquinamento ambientale.

Proprio per questo, se si usa l’acqua in bottiglia, sarebbe meglio scegliere l’acqua in vetro.

Quanta acqua utilizzare per fare la tisana?

In generale, si consiglia di usare una tazza di acqua (circa 250 ml) per un cucchiaio grande di miscela di erbe, tenendo conto di questa proporzione se si desidera prepararne maggiori quantità. 

Tuttavia, è sempre meglio prestare attenzione alle modalità di preparazione specifiche per ogni tipo di tisana, riportate sull’etichetta del prodotto o fornite dall’erborista al momento dell’acquisto in quanto la quantità di erbe utilizzata potrebbe variare a seconda della pianta.

Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo. 

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