La menopausa non è un evento improvviso, ma è anticipato da un periodo di transizione, di durata variabile da donna a donna (mesi o anche più anni) detto premenopausa, caratterizzato da un’instabilità a livello ormonale da parte dell’ovaio, che causa una sintomatologia ed una serie di disturbi psicofisici, indicati come “sindrome climaterica”.
Tutti questi sintomi sono estremamente soggettivi e variabili. Alcune donne infatti entrano in menopausa senza quasi accorgersi dei mutamenti che si verificano nel loro corpo, altre invece lamentano disturbi molto più marcati. Vediamo quali siano i sintomi dell’arrivo della menopausa.
1. Ciclo altalenante
E’ sicuramente il primo sintomo della premenopausa, periodo che può durare circa 5 anni durante il quale il ciclo mestruale perde regolarità. Può saltare infatti alcuni mesi oppure presentarsi con un flusso più debole o più abbondante.
Si esce dalla premenopausa e si entra nella menopausa vera e propria non prima di 12 mesi dall’ultimo ciclo mestruale.
2. Caldane, vampate di calore, sudorazioni
Rappresentano il disturbo più classico della menopausa: colpiscono infatti circa l’80% delle donne. Si manifestano con una sensazione di calore intenso che percorre tutto il corpo, con una durata che va dai 30 secondi ai 2 minuti, terminando solitamente con sudori freddi.
La frequenza può arrivare a 15/20 vampate al giorno, manifestandosi anche di notte disturbando così il sonno. Non sono un fenomeno preoccupante, ma possono essere molto fastidiose e procurare un senso di irritazione in chi le subisce.
3. Rallentamento del metabolismo e conseguente aumento di peso
L’instabilità ormonale può favorire l’accumulo di tessuto adiposo, soprattutto quello addomino-viscerale, che si traduce in un aumento eccessivo del girovita.
Questo tipo di grasso, dal punto di vista metabolico è diverso dal grasso sottocutaneo. Esso infatti rilascia sostanze infiammatorie dannose per il nostro organismo ed è responsabile di un maggiore rilascio di trigliceridi nel sangue aumentando il rischio di malattie cardiovascolari e coronariche.
Una scarsa attività fisica ed una alimentazione non corretta fanno si che i depositi di grasso tendano ad aumentare maggiormente. Questi due fattori sono quindi cruciali per cercare di limitare i danni causati da un eccessivo aumento di peso.
4. Dismetabolismi di zuccheri e grassi
Diversi studi dimostrano come si possa verificare un aumento del colesterolo ematico, ed una diminuzione della tolleranza al glucosio, con conseguente aumento degli zuccheri nel sangue.
Queste modificazioni, possono trasformarsi nel tempo, se sottovalutate e non adeguatamente trattate, in vere e proprie patologie metaboliche, come malattie cardiovascolari e diabete.
Ecco quindi l’importanza della prevenzione attraverso una stile di vita sano: alimentazione equilibrata, attività fisica appropriata e riduzione di tutti i fattori che possono interferire negativamente come abuso di fumo, alcool, caffeina.
5. Osteoporosi, dolori articolari
Le modificazioni ormonali del climaterio possono esercitare un’influenza negativa a livello osseo. Gli estrogeni infatti favoriscono l’osteoformazione.
Se carenti possono portare alla perdita della massa ossea, in particolare del contenuto minerale, soprattutto di calcio, causando indebolimento della struttura scheletrica, fragilità ossea, aumento del rischio di frattura (soprattutto all’anca, polsi e colonna vertebrale) e maggiore probabilità di sviluppare l’osteoporosi.
Il maggior rischio di osteoporosi si presenta durante i primi 5/6 anni dalle ultime mestruazioni, quando lo scheletro perde sostanza ossea ad un ritmo fino al 5% annuo.
6. Disturbi dell’apparato urinario
La carenza ormonale può causare una serie di disturbi dei genitali esterni ed interni. I più frequenti sono:
- Riduzione delle secrezioni vaginali (secchezza vaginale);
- Bruciori e pruriti;
- Cistiti ed infezioni vaginali più frequenti;
- Dolore durante i rapporti sessuali, con conseguente diminuzione della libido.
7. Disturbi della sfera umorale e del sistema nervoso
Nel periodo della menopausa si possono manifestare sbalzi d’umore, ansia, nervosismo, insonnia, depressione con facilità al pianto.
Questo disagio emotivo è determinato dalla diminuzione degli ormoni femminili che comportano uno squilibrio a livello di alcuni neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina e le endorfine, tutte collegate a sensazioni di benessere e buon umore.
In alcuni casi questo disagio è amplificato dalla consapevolezza da parte della donna della perdita della fertilità e della giovinezza.
Accettare e riconoscere il cambiamento può portare a vivere questa nuova fase della vita con positività e più leggerezza.
8. Palpitazioni, tachicardie
Si può manifestare un aumento della frequenza cardiaca, in genere è un fenomeno transitorio ed è associato alle vampate di calore.
9. Invecchiamento della pelle, fragilità dei capelli
Con la menopausa si può verificare una diminuzione anche del 30% della produzione di collagene: la pelle sarà quindi più secca, fragile e delicata.
Le modificazioni ormonali possono avere effetti negativi anche sui capelli, rendendoli più fragili e sottili.
Per la detersione è preferibile non utilizzare saponi che facciano molta schiuma e prediligere invece prodotti delicati che non aggrediscono ulteriormente la pelle ed i capelli.
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