Nel mese di Maggio il papavero, comincia a colorare di rosso campi, strade e sentieri. È una delle piante più diffuse e conosciute, tanto che popolarmente viene chiamato “rosolaccio” ovvero “rosa dei campi”, forse legato al suo aspetto che ricorda molto una rosa selvatica.
In questo articolo ripercorriamo la storia di questo fiore e ne illustriamo la simbologia e tutte le principali tipologie e specie.
Origine dei papaveri
I papaveri erano coltivati già a scopo ornamentale in Mesopotamia, 5000 anni a.C., e sono stati ritrovati molti semi di papavero anche nelle tombe egizie.
Per gli antichi Greci il papavero aveva il significato simbolico di sonno e oblio, infatti Morfeo veniva spesso raffigurato con dei papaveri tra le mani. Ma il papavero era associato anche alla dea Demetra, ovvero la dea della terra, alla quale era attribuito il merito della fertilità della terra, e la presenza di questi fiori tra il grano era di buon auspicio.
Durante il medioevo, per via del suo colore rosso, il papavero fu associato al sacrificio di Gesù nella croce, per questo si trova raffigurato negli affreschi nelle chiese di epoca medioevale.
Riprendendo proprio questo ultimo significato il Regno Unito, durante la prima guerra mondiale, scelse di ricordare gli uomini morti in battaglia con ghirlande di papaveri rossi.
Dopo la seconda guerra mondiale anche Fabrizio De André richiama questo significato nel testo della sua canzone “La guerra di Piero” (1964):
“Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall’ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi…”
Ma non solo sacrificio, pensando ai papaveri non si può non nominare il dipinto “I papaveri” di Claude Monet, un paesaggio impressionista che ci richiama alla mente la bellezza dei campi di grano colorati di rosso dalla fioritura dei papaveri.
Tipi di papavero
Ecco 7 diversi tipi di papavero, i primi 3 conosciuti per la loro spiccata attività biologica, mentre gli ultimi 4 utilizzati maggiormente a scopo decorativo in vasi e giardini.
Cominciamo dal più conosciuto:
Papavero comune o Rosolaccio (Papaver rhoeas L.): nella medicina popolare è da sempre utilizzato come blando antitussivo e sedativo. In passato, infatti, veniva mescolato il succo di papavero con la pappa dei bambini per farli dormire più facilmente, oppure veniva preparato uno sciroppo per calmare la tosse. Oggi i petali di papavero sono utilizzati in Erboristeria prevalentemente in tisane rilassanti.
Papavero Californiano (Eschscholzia californica Chamisson): originario dell’America settentrionale, è un papavero dai fiori di un bel arancione intenso. Molto utilizzato in Erboristeria, sotto forma di gocce o sciroppo, come efficace rimedio naturale per rilassare e favorire il sonno, infatti contiene alcaloidi protoberberinici dall’azione sedativa. In genere l’Escolzia si mostra molto più efficace nell’insonnia da addormentamento che nei risvegli notturni.
Papavero da Oppio (Papaver somniferum L.): famosissimo papavero che cresce spontaneo in Asia ma può crescere anche in Europa in zone con terreno calcareo. Un tempo raccolto e utilizzato per il suo potere calmante, come si intuisce dal nome scientifico “somniferum”. La sua proprietà rilassante e ipnoinducente è dovuta a vari alcaloidi presenti, ed in particolare alla morfina che si trova dell’oppio grezzo, ovvero il “latte” che fuoriesce dalla capsula (o testa). Attualmente, a causa del cattivo utilizzo di questa pianta nella produzione di oppio ed eroina ne è vietata la coltivazione, se non autorizzata per la produzione di morfina, papaverina e oppiacei a scopo medico.
Altre tipologie di papaveri, utilizzati prevalentemente a scopo ornamentale, sono:
Papavero Blu dell’Himalaya(Papaver grande – Prain – Christenh. & ByngI): un bellissimo papavero di un colore blu/azzurro, originario delle regioni dell’Himalaya e fiore nazionale del Bhutan. Cresce in zone ombreggiate e umide, non ama le temperature calde e la mancanza di areazione, si può quindi trovare in prati e boschi alpini e nelle pareti rocciose dell’Himalaya orientale.
Papavero Islandese (Papaver nudicaule L.): papavero che ama un clima più fresco, tipico delle zone subpolari dell’Europa e America settentrionali. Caratterizzato da petali chiari di colore giallo, arancio o bianco, anche se sono state ottenute diverse varietà di svariati colori. Tutta la pianta, dai petali alle radici, è potenzialmente velenosa a causa dell’alto contenuto di alcaloidi tossici.
Papavero Orientale (Papaver orientale L.): noto anche come “papavero gigante”, è una pianta perenne molto utilizzata a scopo ornamentale. Predilige zone soleggiate e riparate dal vento.
Papavero Alpino (Papaver alpinum L.): fiori gialli di montagna chiamati anche “papavero dorato”, infatti è caratterizzato da piccoli fiori gialli o bianchi che crescono tra le rocce delle Alpi e degli Appennini. Fioriscono ad alta quota, arrivando anche a 3000 metri di altezza.
Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo.
Schede erbe:
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Escolzia, Eschscholtzia californica Chamisson
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