L’interazione tra farmaci è ben nota, ma non tutti sanno che anche alimenti e bevande possono modificare l’effetto dei medicinali.
Un esempio è il Pompelmo, un frutto dalle svariate proprietà benefiche ma che è meglio evitare se si stanno assumendo farmaci.
Scopriamo insieme perché e se ci sono controindicazioni.
Il pompelmo interagisce con i farmaci?
La scoperta dell’interazione tra pompelmo e medicine è avvenuta per puro caso nel 1989, quando durante uno studio scientifico su un farmaco contro la pressione è stato aggiunto il succo di pompelmo per mascherare il gusto e l’odore dell’alcool. Lo scopo primario era infatti quello di dimostrare l’effetto dell’alcool sull’assorbimento del medicinale sotto esame. A parità di dosaggio, si notò che nelle persone a cui era stato somministrato farmaco + succo di pompelmo la concentrazione del farmaco nel sangue era 5 volte superiore rispetto alle persone che avevano assunto solo il farmaco.
Da qui sono quindi iniziate una serie di ricerche scientifiche che hanno confermato l’interazione pompelmo-farmaci.
Le persone che sono in terapia farmacologica devono quindi evitare di assumere pompelmo, sotto qualsiasi forma. Infatti si è visto che l’interazione si verifica con il frutto fresco, con il succo ed anche con la confettura e vale per tutti i tipi di pompelmo: rosa, rosso e giallo.
Gli effetti di tale interazione sono estremamente variabili e possono essere diversi a seconda della persona, del tipo di farmaco e della quantità di pompelmo che si assume. Sembra comunque che anche solo un frutto fresco o un bicchiere di succo sia in grado provocare problemi se si stanno assumendo farmaci e che l’interazione possa durare fino a 24 ore dopo l’assunzione del frutto. Per essere sicuri di non incorrere in conseguenze negative dovrebbero trascorrere quindi almeno 72 ore tra l’eventuale assunzione di pompelmo e quella di un farmaco.
Con quali medicinali interagisce? Cosa provoca?
Ma quali sono i farmaci incompatibili con il pompelmo e quale relazione c’è tra questo frutto e l’effetto della terapia?
Il pompelmo è in grado di interagire con i farmaci in due modi:
- inibizione dell’attività di alcuni enzimi (i così detti CYP3A) responsabili della metabolizzazione di molti farmaci. Questo può determinare un incremento del farmaco nel sangue che può portare ad un sovradosaggio con conseguenti effetti collaterali, anche gravi. Questo tipo di interazione interessa la maggior parte dei medicinali come ad esempio le statine per abbassare il colesterolo, i farmaci contro l’ipertensione, gli ansiolitici e gli antidepressivi, i calcio-antagonisti per il benessere cardiovascolare, gli immunosoppressori, i chemioterapici, i corticosteroidi ed gli antibiotici;
- blocco dell’entrata del farmaco all’interno delle cellule e quindi diminuzione dell’effetto del farmaco. Questo tipo di interazione riguarda solo pochi farmaci come gli antistaminici, in particolare la fexofenadina più conosciuta con il nome commerciale di Allegra.
Questa lista è parziale in quanto gli studi sono in continuo aggiornamento ed i farmaci incompatibili con il pompelmo potrebbero aumentare.
Per sicurezza è sempre meglio chiedere al medico o al farmacista se si può consumare il pompelmo mentre si assume un determinato farmaco oppure leggere il foglietto illustrativo del medicinale.
Fonti:
- Maskalyk J. Grapefruit juice: potential drug interactions. CMAJ 2002; 167: 279-80.
- Drug interactions with grapefruit juice. WHO Drug Information 1997; 11: 70-1.
- McNeece J. Grapefruit juice interactions. Aust Prescr 2002; 25: 37.
- fda.gov
Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo.
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