Per molte persone la primavera non è solo il periodo in cui la natura rifiorisce, le giornate si allungano e il clima diventa più mite ma è anche la stagione delle allergie ai pollini, le quali possono causare una serie di sintomi fastidiosi come starnuti, prurito agli occhi, congestione nasale e difficoltà respiratorie, limitando la possibilità di godere appieno della bella stagione alle persone che ne soffrono.
Oltre alle graminacee, tra le allergie più diffuse c’è quella alla Betulla, che colpisce circa il 10% della popolazione italiana.
La Betulla è infatti una pianta molto comune in tutto il territorio italiano, dove si può trovare in boschi e zone subalpine, ma anche frequentemente coltivata in prati e giardini.
Allergia alla betulla: che cos’è, sintomi, cosa la provoca, quando inizia, quanto dura
L’allergia alle Betulle è una reazione immunitaria anomala del corpo in risposta all’esposizione al polline della pianta.
Questa allergia è causata dal sistema immunitario che riconosce erroneamente il polline della Betulla come una minaccia e produce una risposta di difesa per proteggere l’organismo.
Il polline viene rilasciato nell’aria durante la stagione della fioritura della Betulla, che di solito inizia in marzo e termina a maggio. Il polline può essere trasportato dal vento per lunghe distanze e può causare sintomi anche in persone che vivono lontano dalle zone in cui la Betulla cresce.
I sintomi dell’allergia alla Betulla possono variare da lievi a gravi, a seconda della sensibilità dell’individuo e della quantità di polline presente nell’aria, e possono includere:
- Congestione nasale
- Prurito al naso, agli occhi o alla gola
- Starnuti ripetuti
- Tosse
- Occhi rossi, gonfi e pruriginosi
- Difficoltà respiratorie
- Mal di testa
- Affaticamento
- In alcuni casi, l’allergia alla Betulla può anche causare reazioni allergiche più gravi come l’asma o la sindrome di Stevens-Johnson, una rara ma grave reazione cutanea.
Il soggetto allergico alle betullacee può inoltre anche essere sensibile ad altri allergeni come il polline di altre piante (nocciolo, ontano, graminacee), muffe e peli di animali, peggiorando quindi lo stato di benessere generale dell’individuo.
Rimedi naturali
Cosa fare? Cosa si può prendere? Per ritrovare il fisiologico benessere delle prime vie respiratorie e degli occhi in caso di disturbi allergici stagionali si possono usare i seguenti rimedi naturali:
- Soluzione Idroglieceroalcolica Ribes Nero: agisce favorevolmente sull’attività delle ghiandole surrenali, “incrementando il rilascio di sostanze steroidee che possiedono azione anti-infiammatoria ed anti-allergica” (Piterà F. et Nicoletti M., 2016-2018, Gemmoterapia. Fondamenti scientifici della moderna Meristemoterapia). Chiamata anche gemmoderivato, in quanto si tratta di preparazione ottenuta lavorando le gemme della pianta, è considerata uno dei principali rimedi naturali in caso di allergie, nelle sue svariate manifestazioni (cutanee, respiratorie, oculari).
- Soluzione Idroglieceroalcolica Rosa Canina: detta anche gemmoderivato, è considerato un valido rimedio naturale per “le infiammazioni localizzate e recidivanti delle vie aeree”(Piterà F. et Nicoletti M., 2016-2018, Gemmoterapia. Fondamenti scientifici della moderna Meristemoterapia.), ed insieme al Ribes nero, è uno dei principali rimedi naturali per favorire il benessere dell’organismo in caso di allergie, grazie alle sue proprietà lenitive e di supporto all’organismo.
- Soluzione Idroglieceroalcolica Viburno: indicata come rimedio naturale per le manifestazioni allergiche alle vie aeree, dove agisce favorendo piacevolmente la fisiologica respirazione. Alle gemme sono infatti riconosciute proprietà benefiche sull’apparato respiratorio, dove “esercitano un’azione sedativa sul sistema neuro-vegetativo polmonare favorendo il regolare tono bronchiale e la normale funzione respiratoria” (Piterà F. et Nicoletti M., 2016-2018, Gemmoterapia. Fondamenti scientifici della moderna Meristemoterapia).
Questi tre rimedi si possono usare singolarmente o mescolati tra loro sfruttando il loro effetto sinergico. Le Gocce del Benessere Allergem sono una miscela di queste tre soluzioni idroglieceroalcoliche, pronta all’uso.
- Soluzione Idroalcolica Piantaggine: emolliente e lenitiva sulle mucose delle vie respiratorie. Contiene mucillagini ed iridoidi i quali “svolgono un’azione antiallergica, per cui l’uso della pianta risulterebbe utile nei disturbi allergici delle vie respiratorie” (E. Campanini). La Commissione E tedesca ne riconosce l’uso per il trattamento delle infiammazioni a carico delle vie respiratorie, della mucosa orale e faringea.
- Tisana Camomilla: per uso esterno la Camomilla è impiegata tradizionalmente come lenitiva e calmante in svariati disturbi cutanei e fastidi oculari quindi effettuare degli impacchi sugli occhi con questa tisana può essere un aiuto quando sono gonfi ed arrossati a causa dei pollini.
È importante notare che questi rimedi naturali possono essere utili come coadiuvanti per affrontare i sintomi delle allergie ai pollini, ma non sostituiscono il trattamento medico. In caso di allergie ai pollini, è sempre consigliabile consultare un medico per una corretta diagnosi e un trattamento adeguato.
Alimentazione: quali alimenti evitare?
Durante il periodo delle allergie, alcuni alimenti possono aumentare la reattività del sistema immunitario e aggravare i sintomi. Questo accade perché alcune proteine presenti in alcuni alimenti sono simili ai pollini, e quindi il sistema immunitario potrebbe reagire in modo eccessivo a tali alimenti.
Ecco alcuni cibi da evitare o limitare e cosa meglio non mangiare durante il periodo delle allergie ai pollini:
- Frutta secca: mandorle, noci, nocciole e arachidi possono contenere alte quantità di polline, che possono aumentare la reattività del sistema immunitario.
- Frutta fresca: alcune frutte come mele, pere, pesche, albicocche, ciliegie, prugne e kiwi possono contenere proteine simili ai pollini, che possono aumentare i sintomi delle allergie ai pollini.
- Verdure crude: verdure come sedano, carote, prezzemolo e peperoni crudi possono contenere polline e quindi aumentare la reattività del sistema immunitario.
- Spezie: alcune spezie come pepe nero, paprika e zenzero possono contenere sostanze che possono aumentare la reattività del sistema immunitario.
- Alcolici: l’alcol può aumentare l’infiammazione e la reattività del sistema immunitario, aggravando i sintomi delle allergie ai pollini.
- Latte e derivati: il latte e i suoi derivati possono aumentare la produzione di muco e aggravare i sintomi di congestione nasale.
Altri consigli per chi soffre di allergie ai pollini
Seguendo questi consigli, è possibile ridurre i sintomi delle allergie ai pollini e migliorare la qualità della vita durante il periodo di fioritura:
- Evitare l’esposizione ai pollini: chi soffre di allergie ai pollini dovrebbe evitare di uscire nelle ore di picco dei pollini (di solito la mattina presto e la sera) e limitare l’esposizione all’aria aperta quando il livello di polline è alto.
- Tenere le finestre chiuse: tenere le finestre di casa chiuse durante i periodi di fioritura dei pollini può aiutare a ridurre l’entrata dei pollini nelle stanze.
- Utilizzare un purificatore d’aria: utilizzare un purificatore d’aria può aiutare a rimuovere i pollini e altri allergeni presenti nell’aria interna.
- Lavare i capelli e cambiare gli abiti: lavare i capelli e cambiare gli abiti dopo essere stati all’aperto può aiutare a rimuovere i pollini presenti sulla pelle e sui capelli.
- Usare occhiali da sole: indossare occhiali da sole può aiutare a proteggere gli occhi dai pollini e ridurre i sintomi di irritazione oculare.
- Consultare un medico o un allergologo: in caso di sintomi gravi o persistenti, è sempre meglio consultare un medico specializzato per una corretta diagnosi e un trattamento adeguato.
Fonti:
- Piterà F. et Nicoletti M., 2016-2018, Gemmoterapia. Fondamenti scientifici della moderna Meristemoterapia
- Campanini E., 2014, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, Tecniche Nuove.
Schede Erbe:
Per maggiori informazioni sulle Erbe presenti sull’articolo cliccare sui seguenti link:
Betulla, Betula alba L.
Ribes Nero, Ribes nigrum L.
Rosa Canina, Rosa canina L.
Viburno, Viburnum lantana L.
Piantaggine, Plantago major L.
Camomilla, Matricaria chamomilla L.
Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo.
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