La pelle è la prima barriera del nostro corpo verso l’ambiente esterno, ma è anche l’organo più esposto alle minacce esterne. Tra i maggiori fattori di rischio nell’insorgenza di malattie della pelle c’è la scorretta esposizione al sole. Tale rischio aumenta all’aumentare del numero delle scottature subite nel corso della vita, in particolare se avvenute in infanzia e adolescenza. Per questo è importante proteggere in modo efficace la nostra pelle.
Tipi di abbronzatura: immediata, ritardata e reale
I diversi tipi di radiazioni ultraviolette (es. UVA e UVB) vengono assorbite dalla nostra pelle in modo diverso e di conseguenza sono diversi gli effetti che possono provocare.
Esistono principalmente 3 tipi di abbronzatura:
- Abbronzatura immediata: si tratta di un tipo di abbronzatura che raggiunge il massimo un’ora dopo l’inizio dell’esposizione solare e scompare 2-3 ore dopo che abbiamo cessato di stare al sole. = Pelle arrossata-irritata.
- Abbronzatura ritardata: raggiunge il suo massimo dopo almeno 10 ore e scompare dopo circa 300 ore. Il colore della pelle dipende dalla presenza e dalla maturazione dei pigmenti già presenti nella pelle (premelanina). = Pelle arrossata e leggermente colorita.
- Abbronzatura reale: si tratta dell’abbronzatura che compare dopo almeno 72 ore dalla prima esposizione al sole e raggiunge il suo massimo dopo 3 settimane. Le radiazioni responsabili dell’abbronzatura reale sono quelle di tipo UVB, mentre gli UVA agiscono sulla formazione e maturazione del pigmento preformato. = Pelle ambrata.
Il sole fa male alla pelle? Rischi esposizione al sole scorretta
Il sole fa molto bene al nostro organismo, migliora l’umore e aumenta la sintetizzazione di vitamina D (importante per il benessere delle ossa). Ma una scorretta esposizione al sole può provocare conseguenze come: scottature, eritemi solari, invecchiamento precoce della pelle e altre gravi conseguenze.
Le scottature e gli eritemi solari, comportano arrossamento della cute che può essere accompagnato da prurito e comparsa di vescicole. Queste lesioni sono causate principalmente dai raggi UVB.
I raggi UVA, invece, vengono indicati come i maggiori responsabili dell’invecchiamento precoce della pelle. Essi, infatti, arrivano sulla Terra in quantità maggiore rispetto agli UVB e penetrano di più nella pelle, causando danni alle strutture di elastina e collagene (responsabili dell’elasticità della cute). La pelle rovinata dal sole compare secca, poco elastica, solcata da profonde rughe, con pigmentazioni disomogenee (macchie solari) e con capillari rotti o dilatati.
La scorretta esposizione al sole, inoltre, può provocare una riduzione delle difese immunitarie cutanee. Tale calo rende la pelle maggiormente esposta all’attacco di diversi agenti esterni. Sia le radiazioni UVA che UVB possono alterare il DNA delle cellule presenti sotto lo strato corneo, che può essere causa di tumori della pelle (es. melanoma).
Come proteggere la pelle dal sole
Ecco delle linee guida per esporsi al sole in modo corretto:
- Utilizzare una crema solare che protegga sia dai raggi UVA che dagli UVB
- Evitare di esporsi al sole in modo esagerato: le scottature hanno un devastante effetto negativo sulla pelle
- Usare cappelli, magliette, occhiali da sole per proteggere zone molto delicate
- Esporsi al sole in modo graduale, evitando sempre le ore centrali della giornata
- Utilizzare una crema protettiva adeguata al proprio fototipo
- Fare molta attenzione alla pelle più delicata come quella dei bambini e degli adolescenti (per approfondire, ecco alcuni consigli per l’esposizione dei bambini al sole
- Applicare la crema solare anche all’ombra, la sabbia, l’acqua e altre superfici possono riflettere le radiazioni solari
- Rinnovare l’applicazione della crema almeno ogni 2 ore e dopo il bagno
- Continuare ad applicare creme protettive anche quando si è già abbronzanti per limitare i danni alle cellule della pelle
- Applicare una crema a protezione altissima su zone arrossate e sui nei
- Non applicare profumi prima dell’esposizione al sole, potrebbero reagire ai raggi solari e provocare irritazioni sulla pelle
- In caso di assunzione di farmaci leggere attentamente il foglietto illustrativo, chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di esporsi al sole
Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo.
Fonti:
- Giulia Penazzi. (2003), La pelle e i cosmetici naturali. Ed. Tecniche Nuove.
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