Se hai mai cercato informazioni sull’omeopatia, sicuramente ti sarai imbattuto in opinioni contrastanti. C’è chi la sostiene con passione e chi la critica senza mezzi termini. E, a dire il vero, è normale avere dubbi! Per questo motivo, oggi cerchiamo di rispondere alle domande più comuni sull’omeopatia, in modo chiaro e diretto.
Che cos’è l’omeopatia? Come funziona?
Allora, l’omeopatia è un sistema di cura basato su un principio un po’ particolare: “simile cura simile“. In pratica, se una sostanza ti fa venire un certo sintomo a dosi normali, presa in dosi minuscole (ma davvero minuscole), potrebbe aiutarti a curare proprio quel sintomo. Sì, lo so che suona strano, ma giuro che è così che funziona.
Cosa vuol dire omeopatico?
Il significato della parola “omeopatico” deriva dal greco antico. È composta da due parti:
- hómoios, che significa “simile” o “uguale”;
- páthos, che significa “sofferenza” o “malattia”.
Insieme, il termine indica il principio fondamentale della medicina omeopatica, cioè il concetto “i simili si curano con i simili”. Secondo questa filosofia, una sostanza che provoca sintomi in una persona sana può essere usata in dosi molto diluite per trattare quegli stessi sintomi in una persona malata.
Un esempio comune del principio omeopatico è quello dell’uso dell’Allium cepa, il bulbo della cipolla. Quando una persona sana taglia una cipolla, può sperimentare sintomi come lacrimazione, naso che cola, irritazione agli occhi e starnuti. Questi sono gli stessi sintomi del raffreddore o di una rinite allergica. Secondo la cura omeopatica, il rimedio Allium cepa in dosi ultra-diluite può essere utilizzato per trattare proprio questi sintomi.
Cosa significa “diluizione” in omeopatia?
Qui si fa sul serio. La diluizione omeopatica è tipo il gioco “diluire all’infinito“. I rimedi vengono diluiti così tanto che di solito della sostanza originale rimane giusto una traccia (quando va bene). Immagina di prendere una goccia di sostanza e diluirla in un’intera piscina. Ecco, i farmaci omeopatici vengono diluiti così tanto. Per esempio, l’Arnica, usata per contusioni, viene diluita fino a non avere quasi più traccia dell’estratto originale. Secondo chi pratica l’omeopatia, però, l’acqua ha una sorta di “memoria” e ricorda le proprietà della sostanza anche se questa non c’è più.
Cosa significa 30 CH in omeopatia?
Il numero e la sigla “30 CH” indicano il livello di diluizione di un rimedio omeopatico. “CH” sta per “centesimale Hahnemanniana”, un metodo di diluizione sviluppato da Samuel Hahnemann, il fondatore dell’omeopatia. La diluizione 30 CH significa che la sostanza di partenza è stata diluita 1 parte su 100 per 30 volte. Più alto è il numero, maggiore è la diluizione (e minore la presenza della sostanza originale).
Cosa contiene un rimedio omeopatico?
Un rimedio omeopatico contiene principalmente una sostanza di partenza (di origine vegetale, minerale o animale) che viene diluita e succussa (agitata energicamente) diverse volte. Spesso i prodotti omeopatici sono presentati in forma di globuli di zucchero impregnati con la soluzione diluita.
Quanto tempo ci mettono i rimedi omeopatici ad avere effetto?
Domanda a bruciapelo: quanto sei paziente? Perché qui i tempi possono variare molto. C’è chi nota miglioramenti subito e chi deve aspettare diverse settimane. La parola d’ordine è pazienza, quindi non aspettarti un effetto istantaneo, anzi non aspettarti proprio niente.
L’omeopatia è sicura?
Sì, è abbastanza sicura. Le diluizioni sono così piccole che è difficile avere effetti collaterali. Per esempio, il rimedio omeopatico Nux vomica, usato per disturbi digestivi, è così diluito che non comporta rischi di avvelenamento, pur essendo derivato da una sostanza tossica. Però, come sempre, prima di prendere qualsiasi cosa, meglio fare una telefonata al tuo medico, giusto per stare tranquillo/a.
L’omeopatia è efficace?
Domandona da un milione di dollari! Ci sono persone che la adorano e dicono che è la salvezza per i loro mali, altre che giurano non serva a niente. E la scienza? Beh, diciamo che non è esattamente in prima fila a sostenerla, anzi…
L’omeopatia è riconosciuta dalla scienza? Perché alcuni medici sostengono l’omeopatia mentre altri la criticano?
Qui la faccenda si fa delicata. Molti medici tradizionali sono scettici perché l’omeopatia manca di solide prove scientifiche. Altri, però, la vedono come un complemento utile e sostengono che, anche se non ci sono prove scientifiche, per qualcuno funziona.
Che differenza c’è tra omeopatia e fitoterapia?
Se ti confondi, non ti preoccupare, in un primo momento è normale. Ma ora faremo chiarezza. La fitoterapia usa estratti di piante in dosi misurabili, mentre l’omeopatia si basa sulla diluizione estrema di sostanze. In pratica, la fitoterapia lavora con i principi attivi in quantità misurabili, mentre l’omeopatia si affida al concetto di “memoria dell’acqua”.
L’omeopatia può trattare condizioni gravi?
Spoiler: no. Se hai una malattia grave, rivolgiti al tuo medico e segui cure adeguate. L’omeopatia è più indicata per disturbi leggeri. Non mettere la tua salute nelle mani di un rimedio diluito se il problema è serio.
Posso prendere rimedi omeopatici insieme a farmaci convenzionali?
In linea di massima sì, ma non fare tutto da solo. Parla col tuo medico: è sempre meglio evitare combinazioni che potrebbero interferire, anche se stiamo parlando di acqua e zucchero.
Se l’omeopatia non è efficace perché si trova in vendita in farmacia?
Ah, altra nota dolente! Perché c’è una domanda. La gente li vuole, e finché non fanno male e sono regolamentati, le farmacie li vendono. Il mercato parla, semplice.
L’omeopatia è approvata dalle autorità sanitarie?
In alcuni Paesi sì, con regole ben precise. Ma occhio: approvata non vuol dire che sia considerata efficace dalla scienza. Vuol dire solo che può essere venduta legalmente, ecco tutto.
L’omeopatia può essere usata per prevenire malattie?
Mmh, no. Direi che per la prevenzione meglio restare sui classici: lavarsi le mani, dormire a sufficienza e mangiare sano. Per prevenire in stile “serio”, l’omeopatia non è esattamente la tua carta migliore.
L’omeopatia è costosa rispetto ai trattamenti convenzionali?
Dipende dal rimedio, ma in generale non è carissima. Alcuni rimedi costano poco, altri un po’ di più.
A cosa serve un prodotto omeopatico? Cosa si può curare con l’omeopatia?
L’omeopatia viene spesso usata per problemi come insonnia, ansia e disturbi digestivi. Ma se hai qualcosa di più serio, meglio rivolgersi a un medico in carne e ossa.
Perché l’omeopatia non è riconosciuta?
Il problema è la mancanza di prove scientifiche concrete. Molti studi hanno dimostrato che i medicinali omeopatici non funzionano meglio di un placebo. Eh sì, questo fa storcere il naso a molti scienziati.
Chi può praticare l’omeopatia?
In molti Paesi, solo medici o professionisti con specifiche qualifiche possono prescrivere rimedi omeopatici. In Italia medici, farmacisti e veterinari che hanno seguito un corso specifico in omeopatia. Verifica sempre che chi ti segue abbia le giuste competenze.
Tirando le somme: l’omeopatia è quella roba che tanti adorano e altrettanti snobbano. Che tu ci creda o meno, prima di avventurarti in questo mondo di globuli e diluizioni, chiacchiera con il tuo medico. Insomma, se ti va di sperimentare, fai pure, ma con il cervello acceso e un occhio critico.
Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo.
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