Le medicine alternative, o meglio complementari o integrate, vanno molto di moda oggi.
Tra queste rientrano l’omeopatia e la fitoterapia, di cui si sente spesso parlare senza però sapere esattamente in che cosa consistono. Molti addirittura pensano che siano la stessa cosa e con omeopatia intendono tutto ciò che è naturale. Ma non è affatto così. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza in merito.
Che cos’è la fitoterapia?
Ce lo dice l’etimologia stessa della parola, infatti fitoterapia deriva dal greco phyton che significa pianta e therapeia che significa cura.
Indica quindi l’utilizzo esclusivo delle piante per la prevenzione e la cura delle malattie.
Rappresenta la prima forma di cura delle malattie nell’uomo, il quale avendo a disposizione solo quello che gli offriva la natura, ha imparato sulla propria pelle quali fossero le piante velenose e quelle invece che gli davano un beneficio.
Che cos’è l’omeopatia?
Per capire di che cosa si tratta, anche qui ci viene in aiuto l’etimologia della parola. Omeopatia deriva dal greco omoios che significa simile e pathos che significa malattia.
Sta ad indicare uno dei principi fondamentali su cui si basa, ovvero la cura di sintomi e malattie con dosi di sostanze molto basse, che se somministrate ad un individuo sano in quantità maggiore provocherebbero lo stesso sintomo o malattia (legge dei simili: similia similibus curantur cioè i simili si curano con i simili).
Il primo a formulare questo principio tra il ‘700 e l’800 fu Hahnemann, che è considerato il fondatore dell’omeopatia.
Che tipo di prodotti si usano e come si assumono?
In fitoterapia le piante vengono utilizzate sotto forma di vari tipi di estratti, dalle tisane, alle tinture madri (soluzioni idroalcoliche), ai gemmoderivati (soluzioni idrogliceroalcoliche), agli estratti secchi, solo per citare i più importanti. Questo tipo di prodotti non sono diluiti e vengono somministrati in base alle regole della farmacologia e della medicina tradizionale, in dosi ponderali. Si possono acquistare in erboristeria o farmacia come integratori alimentari.
Il rimedio omeopatico invece è ottenuto attraverso un processo di diluizione e successiva dinamizzazione. Con la sostanza di partenza, che non necessariamente deve essere di origine vegetale, infatti si possono utilizzare anche sostanze di origine minerale o animale (ad esempio il veleno d’ape), si prepara dapprima la tintura madre.
Questa viene in seguito diluita fino ad arrivare a quantità infinitesimali, come abbiamo detto infatti l’omeopatia segue il principio che la sostanza che a dosi elevate provoca la malattia, in dosi infinitesimali la cura.
Dopo ogni diluizione il rimedio omeopatico viene sottoposto a dinamizzazione, cioè il contenitore viene agitato per numero definito di volte. Questo permette di aumentare l’energia del preparato e quindi la sua efficacia. I rimedi omeopatici si trovano in commercio sotto forma di granuli da lasciare sciogliere in bocca, generalmente sotto la lingua e si possono acquistare solo in farmacia.
Fitoterapia ed omeopatia sono efficaci? Hanno delle controindicazioni?
Per quanto riguarda la fitoterapia esistono numerosi studi scientifici a supporto delle proprietà delle piante officinali, oltre che gli utilizzi popolari e tradizionali che le erbe hanno. L’importante è assumere questi prodotti nella forma e nel modo corretto, e per questo consigliamo di rivolgersi sempre a persone esperte, come medici o erboristi preparati, evitando assolutamente il fai da te.
Queste persone sapranno inoltre informarci sugli eventuali effetti collaterali o sulle controindicazioni delle erbe, infatti è assolutamente sbagliato pensare che tutto ciò che è naturale non faccia male.
Per l’omeopatia non esistono molte conferme scientifiche a supporto, nonostante questo, le persone che la utilizzano affermano di trovare dei benefici. I rimedi omeopatici sono generalmente privi di tossicità, e per questo sono consigliati anche in età pediatrica ed in gravidanza.
Il medico omeopata inoltre, prescrive il rimedio in base alle caratteristiche psicofisiche del paziente e della sua unicità. Questo significa che non si tiene conto solo della malattia, ma c’è un ascolto ed un approccio umano verso la persona, che è di fondamentale importanza.
Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo.
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