Alimentazione in menopausa: proprietà e benefici della Soia

Cibi e alimentazione menopausa soia

La Soia (Glycine max L.) è un pianta i cui semi vengono utilizzati sia in campo alimentare che terapeutico. Ampiamente consumata nell’alimentazione delle culture asiatiche, la Soia vanta un importante valore nutritivo e funzionale.

Introdurre più Soia nella propria alimentazione permette di sfruttare un alimento, che oltre ad essere un valido aiuto durante la menopausa, è anche un alimento ricco di proteine e dal basso contenuto calorico. Ma vediamo nello specifico tutte le sue proprietà, benefici e cibi consigliati a base di Soia.

Mangiare Soia in menopausa: proprietà e benefici

Sono numerosi gli studi che confermano l’efficacia dell’assunzione di Soia per alleviare i sintomi della menopausa. Ecco tutte le proprietà e i benefici della Soia sul nostro corpo:

  • Vampate / Caldane: la Soia è molto ricca di isoflavoni, detti anche fitoestrogeni, chiamati così proprio per il loro meccanismo d’azione simile a quello degli estrogeni animali. Essi si legano ai recettori degli estrogeni provocando un’azione estrogenica o anti-estrogenica a seconda dei tessuti. A bassi livelli di estrogeni, come in menopausa, gli isoflavoni svelano un’attività estrogenica che spiega la sua efficacia nei disturbi da climaterio come le vampate.
  • Osteoporosi: uno studio ha evidenziato un maggiore contenuto di minerali nelle ossa nel gruppo di donne che avevano consumato pane arricchito con la Soia rispetto a un gruppo che aveva assunto un pane di frumento integrale. Gli isoflavoni della Soia, quindi, avrebbero la capacità di mantenere meglio la struttura ossea.
  • Secchezza vaginale: l’assunzione di Soia ad alto contenuto di isoflavoni aiuta ad aumentare il numero delle cellule nella superficie della mucosa vaginale, alleviando quindi la secchezza vaginale post-menopausa.
  • Controllo del colesterolo: gli isoflavoni della Soia sono in grado di influenzare in modo indiretto il metabolismo dei lipidi favorendo un’azione antiossidante verso le LDL.

La dose giornaliera di isoflavoni consigliata per ottenere un efficace effetto è compresa tra 40-80 mg al giorno. La presenza degli isoflavoni è indispensabile per ottenere un benefico effetto sui sintomi da climaterio e nell’ipercolesterolemia.

Cibi e alimenti a base di Soia

In menopausa è molto importante avere un’alimentazione corretta e mangiare sano. Se ti stai chiedendo cosa mangiare in menopausa, tra gli alimenti consigliati c’è sicuramente la soia!

Ma come fare? Aumentare l’assunzione di Soia è abbastanza semplice, in genere si consiglia di aggiungere 2 porzioni di prodotti a base di Soia alla propria dieta quotidiana. Per una porzione si intende l’equivalente di una tazza di latte di Soia, mezza tazza di fagioli di Soia, tofu o tempeh.

Questa buona abitudine aiuta a migliorare la propria salute e quindi ridurre il rischio di ipercolesterolemia, osteoporosi e alleviare i sintomi della menopausa.

Il latte di Soia: può essere consumato al posto del latte vaccino o come ingrediente in diverse ricette. Si trova in commercio puro o aromatizzato alla vaniglia, al cioccolato, alla nocciola, ecc. Meglio preferire il latte di Soia arricchito con Vitamina D e Calcio.

Il tofu: si ottiene facendo addensare il latte di Soia. Si può trovare in commercio solido o morbido (silken tofu). Ci si può sbizzarrire creando molte ricette: insalate sfiziose, hamburger vegetali, dolci deliziosi e leggeri.

Il tempeh: un alimento di Soia tipico della cucina Indonesiana che si presta a molte ricette. Si consiglia di tagliarlo in fette sottili prima di cuocerlo così che possa assorbire meglio i sapori di spezie ed erbe aromatiche.

I fagioli di Soia: si possono preparare in umido, oppure anche tostati, ottimi aggiunti a zuppe o insalate.

Oltre a salsa di soia e lecitina di soia che possono essere usate per condire e preparare cibi e pietanze.

Integratori e rimedi naturali

Oltre che nei semi di Soia gli isoflavoni si possono trovare anche in altri legumi come lenticchie, ceci, fave, eccetera, ma anche nei cereali integrali e in una pianta officinale, il Trifoglio rosso.

 

Questo articolo è a puro scopo informativo, si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica, e non vuole essere in alcun modo di natura prescrittiva. Prima dell’utilizzo di qualsiasi rimedio naturale chiedere consiglio al proprio medico curante

Fonti:

  • Enrica Campanini. (2012), Dizionario di fitoterapia e piante medicinali. Ed. Tecniche Nuove.
  • Paolo Campagna. (2008), Farmaci vegetali. Manuale ragionato di fitoterapia. Ed. Minerva Medica.
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