Il Ginkgo biloba, a volte chiamato anche Ginko o Ginko biloba, è una pianta maestosa, dalle caratteristiche foglie a forma di ventaglio, che in autunno si colorano di una bellissima tonalità di giallo.
Ma perché viene definita una pianta preistorica? E a che scopo viene utilizzata in Erboristeria?
Cos’è il Ginkgo Biloba?
Il Ginkgo (Ginkgo biloba L.) è un albero unico nel suo genere, in quanto è riuscito a passare indenne attraverso milioni di anni di storia del nostro pianeta.
Infatti è l’unica specie della famiglia delle Ginkgoaceae ad essere sopravvissuta fino a noi e per questo motivo viene vista come una sorta di “dinosauro” delle piante. Un vero “fossile vivente” in quanto è riuscito a mantenere nel tempo le sue originarie caratteristiche biologiche e morfologiche.
Le sue origini si fanno risalire a ben 250 milioni di anni fa nell’Asia orientale.
Albero particolarmente tenace, capace di resistere a cambiamenti climatici ma anche ad agenti esterni aggressivi come funghi, insetti e inquinamento.
Storia della pianta Ginkgo biloba
- Etimologia del nome: il suo nome “Ginkgo” deriva da giapponese “Yin-kyo” che significa “albicocca d’argento”. Effettivamente quando i suoi frutti giungono a maturazione sembrano proprio delle piccole albicocche infarinate. Mentre “biloba” deriva dalla forma bilobata delle sue foglie. In realtà il termine “Ginkgo” è un errore di trascrizione da parte di Linneo (lo scopritore) che al posto di riportare “Ginkyo”, che sarebbe la corretta pronuncia del nome giapponese, scrisse “Ginkgo”. Ma oramai il suo nome rimane così inserito all’interno della nomenclatura di riferimento.
- Sopravvissuto alla bomba atomica: quello che rende molto affascinante la storia di questo albero è la sua tenacia. Basti pensare che tra gli alberi, è l’unico ad essere sopravvissuto alle radiazioni emanate dalla bomba atomica su Hiroshima. Infatti si contano 6 alberi di Ginkgo sopravvissuti, tutt’ora esistenti e contrassegnati da una targa. Si trovano nel giardino Shukkei-en, a pochi passi dal punto zero dell’attacco nucleare.
- In Cina e in Giappone: per la sua straordinaria longevità il Ginkgo biloba è denominato anche “albero della vita” in quanto considerato un albero sacro, tanto da essere piantato nei pressi di templi e luoghi sacri, dove ancora oggi si possono trovare degli alberi di Ginkgo di 2000 anni di età.
- In Italia: un esemplare di Ginkgo importato nel 1750 si può ammirare nell’orto botanico di Padova.
Proprietà e benefici degli estratti di Gingko
Proprietà principali:
- Antiossidante
- Favorisce l’afflusso del sangue al cervello
- Favorisce le funzioni cognitive migliorando la memoria
- Migliora la circolazione venosa ed arteriosa
- Favorisce il benessere della vista
- Fluidificante del sangue (proprietà antiaggregante piastrinica)
Dove si compra e come assumerlo?
L’estratto secco di Ginkgo biloba si può trovare all’interno degli integratori naturali (in forma liquida, o anche in compresse, capsule o pastiglie). La letteratura riporta una dose giornaliera di: 120-240 mg al giorno divisi in 2 assunzioni, lontano dai pasti.
Si può acquistare in Erboristeria o in Farmacia.
A che cosa serve?
Grazie ai suoi benefici effetti, viene utilizzato in prodotti e rimedi naturali utili per:
- Capillari fragili
- Cattiva circolazione venosa e linfatica a carico delle gambe
- Disturbi di memoria in particolare in età senile
- Mal di testa
- Disturbi visivi e auricolari (ronzii, acufeni)
Effetti e controindicazioni
Gli estratti dalle foglie di Ginkgo biloba sono considerati ben tollerati se usati alle dosi consigliate e non più di 6 mesi continuativi.
Rari effetti collaterali (cefalea e disturbi digestivi). Evitare l’assunzione di estratti di Ginkgo biloba in contemporanea con farmaci antiaggreganti, anticoagulanti, fluidificanti ematici (Aspirina, Warfarin, ecc) o con erbe che agiscono sulla coagulazione del sangue come Salice, Ginseng ed Aglio. Sospendere l’assunzione di integratori a base di Ginkgo biloba almeno 48 ore prima di un intervento chirurgico, al fine di limitare il rischio di emorragie.
Evitare in gravidanza e allattamento.
Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo.
Fonti:
- Campanini E., 2014, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, Tecniche Nuove.
- Riva E., 2011, L’universo delle Piante Medicinali. Trattato storico, botanico e farmacologico di 400 piante di tutto il mondo, Tassotti Editore.
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