Una domanda che sentiamo spesso nella nostra Erboristeria è: “ma la Liquerizia alza o abbassa la pressione?”.
Considerata spesso come un dolciume, una leccornia dal sapore intenso e caratteristico. Si rivela invece un valido aiuto per alzare la pressione sanguigna, in particolare nei mesi estivi. Ma conosciamo meglio questa importante pianta officinale.
Cos’è la liquirizia
Comunemente chiamiamo Liquirizia la radice della Glycyrrhiza glabra L., il cui nome botanico si origina da 2 parole greche: “glykys” ovvero “dolce” e “rhiza” che significa “radice”, completamente “dolce radice” riferito alla dolcezza che possiede. Infatti si calcola sia circa 50-100 volte più dolce dello zucchero.
Come mai la liquirizia alza la pressione?
Con il caldo si può soffrire di pressione bassa, l’aumento delle temperature, infatti, favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni, che provoca, di conseguenza, una diminuzione della pressione. Con sintomi come stanchezza, debolezza e fatica a concentrarsi.
In genere il primo consiglio che si da a una persona che soffre di pressione bassa è quello di bere un bicchiere d’acqua con un pizzico di sale. Perché il sale, come sappiamo, favorisce l’aumento della pressione.
Questo meccanismo d’azione è simile a quello della Liquirizia. Vediamo perché.
La radice di Liquirizia contiene la glicirizzina, un glicoside dell’acido glicirrizico dal forte potere zuccherino, che aumenta la ritenzione di sodio provocando un aumento della pressione abbastanza immediato.
Se si soffre di pressione bassa, quindi, il consiglio è quello di avere sempre in borsa un po’ di Liquirizia!
Solitamente la Liquirizia, oltre al fatto che tira su la pressione in modo naturale, viene utilizzata per altre sue proprietà benefiche sull’organismo:
- Protettiva e cicatrizzante della mucosa dello stomaco (antiulcera)
- Emolliente ed espettorante delle vie aeree
- Antinfiammatoria
Spesso quindi l’aumento della pressione è visto come un “effetto collaterale”, ma questa sua particolare proprietà può tornare molto utile alle persone che soffrono occasionalmente di pressione bassa, in particolar modo nelle afose giornate estive.
N.B. Meglio non esagerare e assumerla solo per un breve periodo. Se, al contrario, si soffre di ipertensione, è meglio evitare di assumere Liquirizia in quanto gli effetti collaterali potrebbero essere spiacevoli.
Quanta mangiarne per alzare la pressione
La radice di Liquirizia si può trovare in commercio sotto forma di bastoncini da masticare, in caramelle o in piccoli pezzetti di radice per la realizzazione di tisane.
Ma la domanda fondamentale è: quanta liquirizia per alzare la pressione?
Per aumentare la pressione arteriosa si può:
- Preparare un infuso, da consumare anche freddo: mettendo un cucchiaino di radice secca in una tazza di acqua bollente. Si lascia in infusione per circa 10 minuti e si bevono 2-3 tazze al giorno. Si può lasciare la tisana in frigo per 2 ore circa e bere fredda.
- Bastoncini di liquirizia: si mastica la radice al bisogno. La maggiore concentrazione di principio attivo (glicirrizina), responsabile del sapore e degli effetti benefici sull’organismo, è nella corteccia della radice, ed è per questo motivo che è meglio utilizzare la radice così com’è, e non la “radice decorticata”.
- Caramelle di liquirizia pura: si scioglie in bocca una caramella di liquirizia purissima appena ci si sente un po’ stanchi e deboli a causa del caldo afoso.
Controindicazioni ed effetti negativi
La Liquirizia dovrebbe essere assunta occasionalmente, senza abusarne.
Evitare di assumere la Liquirizia per lunghi periodi e a un dosaggio troppo elevato (massimo dalle 4 alle 6 settimane). Questo perché può causare uno squilibrio idroelettrolitico con elevata ritenzione di acqua e sodio, oltre ad una eccessiva perdita di potassio.
La Liquirizia avendo una forte azione dolcificante e ipertensiva è sconsigliata alle persone che soffrono di diabete e di pressione alta.
Evitare in gravidanza e allattamento.
Nei bambini (dai 4 anni in poi) può essere consumata solo sotto forma di tisana con un dosaggio adeguato, per un effetto espettorante sulle vie aeree.
Evitare l’assunzione in contemporanea con cortisonici e nei cardiopatici in cura con diuretici.
Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo.
Fonti:
- Riva E., 2011, L’universo delle Piante Medicinali. Trattato storico, botanico e farmacologico di 400 piante di tutto il mondo, Tassotti Editore.
- Campanini E., 2014, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, Tecniche Nuove.
Schede Erbe:
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Liquirizia,Glycyrrhiza glabra L.
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