Fin dall’antichità il Salice ha mostrato le sue virtù nell’alleviare la sensazione di dolore. Già Ippocrate nel V secolo a.C. parlava di una polvere estratta dalla corteccia del Salice descrivendo la sua utilità nel donare sollievo dai dolori e nell’abbassare la febbre.
Ma se anche sumeri, assiri, egizi e nativi americani usavano questa pianta come rimedio per trattare i dolori muscolari, il mal di testa e la febbre, perché non utilizzarla quando soffriamo di tensioni cervicali?
Scopriamo meglio le proprietà, a cosa serve e i benefici del Salice…
Tensioni cervicali: cosa fare?
Con “tensioni cervicali” si intendono tutti i dolori che si localizzano nella zona del collo e che ne impediscono il naturale movimento.
Le cause del dolore al collo possono essere:
- una postura scorretta
- uno sforzo muscolare
- stress e tensione
- un colpo d’aria al collo
Molto spesso sono la conseguenza di uno strappo muscolare.
Cosa prendere? Come alleviare la tensione in modo naturale?
Ecco dei consigli su cosa fare:
- Applicare del ghiaccio, avvolto da un panno di cotone, sulla zona dolorante e lasciarlo in posa per almeno 15 minuti per 2 volte al giorno. In un primo periodo continuare con impacchi freddi e successivamente passare ad impacchi caldi con l’applicazione di pomate riscaldanti.
- Fare dei corsi di rilassamento (es. Yoga), in quanto lo stress può accentuare il dolore a livello cervicale.
- Dormire su un cuscino e un materasso adeguati.
- Correggere la propria postura.
- Usare una sciarpa per proteggere il collo da un possibile colpo di freddo.
- Assumere dei rimedi naturali lenitivi, utili per favorire il benessere artro-muscolare così da trovare sollievo in modo naturale. Uno tra i rimedi naturali più noti è il Salice.
- Applicare una crema naturale: gli estratti di Arnica, Artiglio del Diavolo, Iperico e Peperoncino sono ottimi ingredienti cosmetici per alleviare le tensioni artro-muscolari.
- Quando non si percepisce più dolore, è bene eseguire degli specifici esercizi per rinforzare la muscolatura del collo e prevenire quindi possibili ricadute.
- Fare un po’ di fisioterapia, facendo eseguire i massaggi da personale esperto.
Salice: proprietà e benefici
Il Salice (Salix alba L.) è un albero che si trova spesso lungo corsi d’acqua, caratterizzato da lunghi e giovani rami molto flessibili, spesso utilizzati per fare pertiche e cesti di vimini.
La parte attiva ed utilizzata in Erboristeria è la corteccia, essa viene staccata dai rami del Salice, circa ogni 2 o 3 anni. I pezzettini raccolti presentano la superficie esterna grigiastra mentre quella interna di un marrone rossastro.
La corteccia di Salice, mostra benefiche proprietà sull’organismo grazie al suo contenuto di salicina.
Ma ecco cosa succede quando vengono assunti per via interna, estratti a base di corteccia di Salice:
- la salicina una volta nell’intestino viene idrolizzata producendo alcol salicilico.
- successivamente l’alcol salicilico entra nella circolazione sanguigna in cui viene metabolizzato in acido salicilico.
Le proprietà di quest’ultimo composto sono ben note:
- antinfiammatorio (calma le infiammazioni)
- antireumatico (migliora il benessere e le funzionalità artro-muscolari)
- antispasmodico (calma crampi e spasmi muscolari)
- antipiretico (aiuta a far scendere la febbre)
“ESCOP ne riconosce l’efficacia per abbassare la febbre e come antidolorifico nelle forme reumatiche e nel mal di testa” cit. E. Campanini (2012).
Prodotti naturali a base di salice
Come prendere il Salice? La corteccia di Salice si può trovare sotto forma di diversi tipi di estratto:
- Estratto secco (e.s.) di corteccia di Salice: titolato in salicina minimo al 4%, si può trovare in integratori e sciroppi.
- Tintura Madre (o soluzione idrocalolica) della corteccia di Salice: si assumono 60 gocce, diluite in mezzo bicchiere d’acqua, per 2 volte al giorno, meglio se dopo i pasti.
- Decotto di corteccia di Salice: mettere 3g di corteccia in acqua a temperatura ambiente, portare quindi ad ebollizione, lasciare in infusione per 10 minuti e successivamente filtrare e bere 2-3 tazze al giorno.
Parlando di questa pianta è un dovere menzionare il fatto che fu proprio da essa che nacque il primo estratto che successivamente portò alla realizzazione della famosa “Aspirina” (acido acetil salicilico).
Controindicazioni
- Può modificare lievemente l’aggregazione piastrinica, per questo motivo, generalmente, si sconsiglia l’assunzione in contemporanea con rimedi anticoagulanti e antiaggreganti, naturali o di sintesi.
- Evitare in caso di sensibilità/allergia ai salicilati (es. allergia all’Aspirina).
- Si possono presentare disturbi a livello gastrointestinale a causa dei tannini presenti, è sconsigliata l’assunzione a chi soffre di gastrite e di ulcera gastrica.
- Evitare l’assunzione in gravidanza e allattamento.
Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo.
Fonti:
- Bruneton J., Phytothérapie…, op. cit., p.99.
- Dorvault F., op. cit., pp. 1522-1533.
- Krivoy N., Pavlotzky E. et al., 2001, effect of salicis cortex extract on human platelet aggregation, Planta Me.
- Capasso F. et al., 2006, op. cit., p.520.
- Colin Briggs et al., 2005, Société canadienne de recherche sur les produits de santé naturels (SCRPSN) Septembre.
- Fabio Firenzuoli, 2001, Fitovigilanza.
- Enrica Campanini, 2012, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali. Ed. Tecniche Nuove. p.694-698.
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