Il fegato è l’organo di depurazione e disintossicazione del nostro corpo per eccellenza. Ci consente di eliminare scorie e tossine, che se presenti in modo eccessivo, potrebbero compromettere il benessere ed il buon funzionamento del resto del nostro organismo.
Lo stile di vita, l’alimentazione e lo stress possono però metterlo a dura prova, affaticandolo e riducendo la sua capacità di smaltimento di sostanze nocive per il nostro corpo. Le conseguenze possono essere disturbi e patologie di varia natura.
L’utilizzo di rimedi naturali e piante officinali ci permette di mantenerlo in buona salute, migliorandone le funzionalità.
Quando assumere piante officinali per depurare il fegato?
E’ opportuno effettuare dei cicli di depurazione durante l’anno della durata di almeno un mese, infatti questa abitudine salutare favorisce la vitalità del fegato ed il benessere del nostro corpo.
Tradizionalmente le “cure depurative” sono consigliate nei cambi di stagione: in primavera, per favorire l’eliminazione delle tossine accumulate durante la stagione fredda ed aiutare il nostro corpo a rinnovarsi, ed in autunno, per pulire il nostro corpo ad aiutarlo ad affrontare l’inverno nel pieno delle forze.
Il ricorso a rimedi disintossicanti può essere comunque fatto ogni qual volta ne sentiamo il bisogno o quando il nostro corpo ce lo richiede, come per esempio in seguito ad eccessi alimentari, abuso di alcool o in seguito a cure prolungate con farmaci che appesantiscono il fegato.
Quali sono le erbe officinali utili per disintossicare il fegato?
Per stimolare il fegato nell’eliminazione delle scorie e delle tossine si possono utilizzare sciroppi ed integratori a base di piante “amare”, che favoriscono cioè la produzione della bile ed i processi digestivi, oppure piante con un’azione antiossante e protettiva nei confronti delle cellule del fegato. Vediamo le tre più importanti.
Cardo mariano
Se ne utilizzano i frutti, impropriamente chiamati semi, il cui principio attivo più importante è la silimarina. Protegge le cellule del fegato, migliorandone la funzionalità e prevenendone il danneggiamento. Per questo il cardo mariano viene indicato principalmente in caso di fegato grasso ed intossicazioni del fegato.
Carciofo
In campo officinale si utilizzano le foglie del carciofo ad azione depurativa e protettiva sul fegato, stimolando inoltre la produzione della bile ed il suo riversamento dal fegato all’intestino, facilitando la digestione, soprattutto delle sostanze grasse.
Questa pianta viene consigliata per cicli di depurazione, fegato grasso e problemi del fegato derivanti da una scarsa produzione della bile.
Tarassaco
Si utilizza la radice la quale contiene principi amari che stimolano l’attività del fegato e quindi l’eliminazione delle tossine, la produzione della bile ed i processi digestivi.
Inoltre il tarassaco svolge un’attività antiossidante sul fegato, è un ottimo diuretico e favorisce il metabolismo dei grassi nel sangue. Per questi motivi è consigliato per effettuare cicli stagionali di depurazione.
Bere acqua aiuta a favorire l’eliminazione delle tossine in eccesso e quindi la depurazione.
Di solito si consiglia di consumare almeno 2 litri di acqua al giorno, non fredda, preferibilmente oligominerale e lontano dai pasti.
Sicuramente le tisane sono un buon modo per apportare al nostro organismo l’acqua di cui ha bisogno. Oltre a questo, nelle tisane a base di erbe depurative, sono presenti sostanze e principi attivi che stimolano il fegato ad eliminare scorie e tossine in eccesso.
Le tisane quindi sono molto indicate per prendersi cura del proprio fegato. Si possono preparare utilizzando varie erbe come per esempio Carciofo, Cardo mariano, Tarassaco, Ortica e Bardana. Queste piante hanno un gusto amaro e poco piacevole, ma il risultato è assicurato.
Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo.
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