Le vie respiratorie dei bambini sono molto delicate e per questo bruschi cambiamenti di temperatura, la permanenza in luoghi chiusi dove l’aria è secca, colpi d’aria ma anche l’inquinamento possono causare un eccessivo accumulo di secrezioni e frequenti raffreddori con nasino chiuso.
Per aiutare a decongestionare e liberare il naso tappato dei bambini in modo naturale e senza uso di medicinali, una buona pratica è quella di effettuare i lavaggi nasali. In questo articolo vediamo come si fa, quando iniziare, cosa usare e con che frequenza.
Lavaggi nasali bambini: perché sono importanti
Per i bambini non è sicuramente piacevole ricevere un lavaggio nasale, ma è una pratica importante per rimuovere muco, croste o altri residui dal naso, favorendo la pulizia ed il benessere delle vie aeree.
I lavaggi nasali fatti a casa possono essere utili a qualsiasi età ed in particolar modo per i bambini piccoli i quali, non riuscendo ancora a soffiarsi il naso, possono trarne beneficio per tenere pulito e libero il naso, respirando così meglio.
Quando e come farli e quante volte al giorno
Quando eseguire la pulizia del naso dei bambini? I lavaggi nasali sono da effettuare non solo quando il bambino ha il raffreddore o il naso chiuso ma anche quando sta bene.
Quando il bambino è raffreddato
In caso di raffreddamento è consigliabile eseguire frequenti lavaggi nasali nell’arco della giornata al fine di favorire l’eliminazione del muco e catarro in eccesso ed aiutare il bambino a respirare meglio.
I momenti ideali per effettuare i lavaggi nasali ai bambini ed ai neonati sono:
- prima e dopo le poppate o i pasti per poter avere il naso più libero, consentendo quindi di mangiare meglio
- prima della nanna, per poter respirare meglio e di conseguenza avere un sonno più tranquillo
- prima di eseguire l’aerosol, in quanto una migliore respirazione consente una maggiore efficacia della terapia aerosolica.
Quando il bambino non è raffreddato
Quando il bambino sta bene è comunque consigliabile effettuare 1-2 lavaggi nasali al giorno, mattino e/o sera, in quanto è un valido aiuto per favorire il benessere delle vie aeree.
Quale soluzione salina scegliere
La scelta della soluzione da usare va effettuata dopo aver consultato il proprio pediatra, che saprà consigliare quella più adeguata per le esigenze del bambino.
Le soluzioni utilizzate per lavare il naso possono essere:
- isotoniche: sono caratterizzate da una concentrazione salina simile a quella delle cellule nasali e solitamente sono consigliate per la quotidiana detersione del naso in quanto favoriscono l’eliminazione del muco e delle impurezze che si respirano inalando l’aria;
- ipertoniche: hanno una concentrazione salina maggiore e, oltre a favorire l’eliminazione del muco in eccesso, hanno un effetto decongestionante. Sono quindi consigliate come supporto in caso di raffreddore e naso chiuso con abbondante catarro.
- si possono usare anche acque di mare o acque termali
- è assolutamente da evitare l’uso di soluzioni fai da te e acqua del rubinetto.
Come fare il lavaggio del naso del neonato
Occorrente:
- Siringa (da 1 ml, 2,5 ml o 5 ml a seconda dell’età del bambino). La siringa è da preferire alle fialette monodose in quanto più efficace grazie alla maggiore pressione esercitata
- Flacone di soluzione fisiologica
- Fazzoletto
Procedimento:
- Togliere l’ago della siringa e riempirla con la soluzione fisiologica direttamente dal flacone
- Mettere il bambino in posizione sdraiata a pancia in su con la testa girata da un lato
- Inserire la siringa sulla narice più in alto rispetto alla posizione della testa (se il bambino ha la testa girata verso destra inserire la siringa nella narice sinistra)
- Iniettare la soluzione nella narice premendo nella siringa in modo dolce e delicato, ma allo stesso tempo deciso affinché il liquido entri nel naso con una buona pressione e fuoriesca poi dall’altra narice o dalla bocca
- Asciugare il naso ed eventualmente alzare il bambino per dargli un po’ di sollievo e tranquillizzarlo
- Ripetere l’operazione con l’altra narice girando la testa dal lato opposto
Consigli utili
Ecco alcuni consigli e linee guida per un lavaggio nasale più sereno.
- Se il bambino è molto piccolo è meglio farsi aiutare da un’altra persona per tenere fermo il bimbo. Se si sta eseguendo il lavaggio nasale da soli, per limitare i movimenti del bimbo, si può avvolgerlo in un lenzuolino o in un asciugamano
- se non si riesce ad effettuare il lavaggio in quanto il bimbo non sta fermo e non lo tollera può bastare mettere qualche goccia di soluzione all’interno della narice in modo da ammorbidire le secrezioni
- moderare la pressione con cui si preme la narice in base all’età del bimbo: in caso di neonati deve essere più delicata affinché il lavaggio non risulti troppo fastidioso, per bambini più grandi, dopo 1 anno – 1 anno e mezzo si può aumentare
- utilizzare la soluzione a temperatura ambiente, tuttavia d’inverno può essere troppo fredda e dare fastidio al bambino quindi è bene intiepidirla, per esempio mettendo la siringa sotto il getto dell’acqua calda per qualche secondo
- in presenza di abbondante catarro, dopo il lavaggio si può procedere con l’aspirazione del muco con apposita pompetta finché il bambino non è in grado di soffiarsi il naso
- dopo il lavaggio per aiutare il bambino a respirare meglio si può applicare sulle narici e sul petto l’Unguento Respirobene Baby, un prodotto a base di oli essenziali che profumano la pelle in modo balsamico favorendo la respirazione. Questo unguento è adatto per bambini dai 3 anni in poi.
Rischi e controindicazioni
I lavaggi nasali possono essere sicuramente fastidiosi ma, al contrario di quello che si possa pensare, non fanno male, non sono pericolosi per bambini e neonati e non hanno effetti collaterali.
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Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo
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