È arrivato quel periodo dell’anno in cui, dopo i lunghi mesi invernali, si esce allo scoperto e si sente la necessità di sentirsi più leggeri ed in forma.
Oggi parliamo quindi di ritenzione idrica, o meglio cerchiamo di rispondere ad alcune domande che ci ponete frequentemente a riguardo, in modo da risolvere i vostri dubbi e riuscire a contrastare meglio questo disturbo, temuto soprattutto dalle donne.
Dove si accumula la ritenzione idrica?
La ritenzione idrica è la tendenza dell’organismo ad accumulare liquidi nei tessuti del corpo, negli spazi tra le cellule, provocando così gonfiori più o meno evidenti. La ritenzione idrica può interessare varie parti del corpo, anche se solitamente quelle più colpite sono i glutei e le gambe.
Chi colpisce la ritenzione idrica?
Si tratta di un disturbo che colpisce soprattutto le donne in quanto è causato principalmente dall’azione degli ormoni estrogeni, tipicamente femminili.
Tuttavia anche gli uomini possono essere interessati dalla ritenzione idrica, infatti altre cause dell’accumulo di liquidi nel corpo possono essere:
- un’eccessiva assunzione di sodio attraverso l’alimentazione
- stile di vita sedentario: la mancanza di esercizio fisico può causare ritenzione idrica poiché il movimento aiuta a spostare i liquidi attraverso il corpo.
- uso di farmaci: alcune categorie di farmaci, come quelli utilizzati per la pressione alta, possono causare ritenzione idrica come effetto collaterale.
- condizioni mediche: alcune condizioni mediche, come insufficienza cardiaca, malattie renali e malattie del fegato, possono causare ritenzione idrica.
Come si fa a capire se si soffre di ritenzione idrica?
Per capire se si soffre di questo disturbo, è importante prestare attenzione ai sintomi che lo caratterizzano, ovvero:
- gonfiore, in particolare alle gambe, alle caviglie e ai piedi, ma anche a mani, viso e braccia
- sensazione di pesantezza e tensione agli arti inferiori
- pelle tesa e lucida sulla zona gonfia
- diminuzione della produzione di urina
- eccessiva pressione ai polsi o alle caviglie dovuta ad indumenti o ai gioielli indossati
- aumento della pressione sanguigna
Se si sospetta di avere la ritenzione idrica, è importante rivolgersi al proprio medico per una valutazione approfondita e capire la causa del disturbo.
Come riconoscere ritenzione idrica delle gambe?
Le gambe rappresentano la parte del corpo più colpita dalla ritenzione idrica.
Ecco alcuni dei segni più comuni:
- gonfiore: le gambe possono apparire gonfie, soprattutto intorno alle caviglie e ai piedi.
- sensazione di pesantezza: le gambe possono sentirsi pesanti, come se fossero piene d’acqua.
- dolore: a volte la ritenzione idrica può causare dolore alle gambe, soprattutto quando si cammina o si sta in piedi per lungo tempo.
- pelle tesa: la pelle può apparire tesa e può essere difficile da pizzicare.
- varici: la ritenzione idrica può aumentare il rischio di sviluppare varici, che sono vene dilatate e tortuose che appaiono sotto la pelle.
- alterazioni della temperatura: le gambe possono apparire più fredde o calde del normale.
- differenze di volume: può esserci una differenza di volume tra le due gambe.
Come si fa a capire se è cellulite o ritenzione idrica?
Molte persone credono erroneamente che la ritenzione idrica sia la stessa cosa della cellulite ed utilizzano questi termini come sinonimi. In realtà, anche se possono essere correlate, si tratta di due condizioni diverse.
Che differenza c’è quindi tra ritenzione idrica e cellulite?
Come già detto la ritenzione idrica è l’accumulo di liquidi all’interno dei tessuti del corpo, che può causare gonfiore e rigidità.
La cellulite (definita in modo scientifico pannicolopatia edemato-fibrosclerotica del tessuto adiposo), è invece un’infiammazione del tessuto sottocutaneo che si manifesta con la comparsa di fossette e irregolarità nella della pelle, la cosiddetta buccia di arancia. La cellulite tende a comparire soprattutto nelle cosce, sui glutei e sull’addome, e può essere causata da fattori come l’ereditarietà, fattori genetici, la dieta e lo stile di vita.
Per capire se quella che abbiamo sulle cosce e sui glutei è ritenzione idrica o cellulite è necessario prestare attenzione all’aspetto della pelle: se la zona interessata è gonfia e tesa si tratta di ritenzione idrica, mentre se si nota l’aspetto a buccia d’arancia, con fossette ed irregolarità sulla pelle, si tratta di cellulite.
Scopri maggiori dettagli nel nostro articolo sulla differenza tra ritenzione idrica e cellulite.
Chi soffre di ritenzione idrica deve bere?
Il primo passo per ridurre la ritenzione idrica è quello di adottare uno stile di vita salutare comprendente:
- un’idratazione adeguata: un giusto apporto idrico favorisce una corretta eliminazione dei liquidi in eccesso. Si consiglia di bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Limitare invece le bevande alcoliche, quelle zuccherine e quelle contenenti caffeina.
- un’alimentazione sana ed equilibrata: cosa mangiare per chi soffre di ritenzione idrica? E’ importante soprattutto ridurre il consumo di sodio, contenuto in sale, cibi salati, cibi industriali e confezionati, salumi ed insaccati.
- una regolare e costante attività fisica.
Come combattere la ritenzione idrica in modo naturale?
Queste abitudini possono rivelarsi ancora più efficaci se abbinate all’utilizzo di rimedi naturali specifici dalle proprietà drenanti e stimolanti il microcircolo. Si consiglia sia l’uso di prodotti naturali per via interna (tisane, sciroppi, gocce, integratori alimentari), sia l’uso di creme ed oli, per un effetto completo e sinergico da dentro e fuori.
In caso di ulteriori dubbi sull’argomento potete contattarci direttamente, le nostre erboriste sono a disposizione per fornirvi consigli e rispondere alle vostre domande!
Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo.
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