Iperico: la pianta del Buonumore

iperico

A tutti può essere capitato di affrontare un periodo caratterizzato da un abbassamento del tono dell’umore, irritabilità, nervosismo per periodo di tempo più o meno lungo. Le cause possono essere molteplici e diverse da persona a persona, da un grave lutto in famiglia all’assunzione di farmaci o anche semplicemente come sintomo della menopausa.

L’iperico favorisce davvero il buonumore?

La risposta è sì. L‘Iperico grazie ai suoi preziosi principi attivi è una pianta molto utilizzata in caso di tristezza. I suoi fiori infatti, usati per realizzare la Tintura Madre (Soluzione Idroalcolica), contengono ipericina, olio essenziale e melatonina, principi attivi che aiutano a favorire il tono dell’umore.

Questa pianta, infatti, si è dimostrata utile in quanto agisce su:

  • la regolazione della ricaptazione di noradrenalina, dopamina e serotonina;
  • Nell’aumento i recettori della serotonina;
  • Nell’aumento della produzione notturna della melatonina.

Si può usare in caso di agitazione e nervosismo?

Sì, l’Iperico può aiutare anche in caso di sintomi più lievi come nervosismo o difficoltà nell’addormentarsi. Aiuta a distendere le tensioni nervose e a dare serenità. Agendo sulla regolazione della melatonina (importante sostanza che regola il ciclo sonno-veglia dell’organismo) aiuta a conciliare il sonno ed a calmare il sonno agitato.

Cos’è l’Iperico?

LIperico, il cui nome botanico è Hypericum perforatum L., è una pianta che cresce spontanea in tutta Italia, dagli inconfondibili fiorellini gialli. Riconoscibile dai “fori“ rossi che si possono notare in controluce su foglie e petali, da cui prende il nome “perforatum“. Nota anche con il nome di “Erba di San Giovanni” in quanto la tradizione popolare vuole che questi fiori vengano raccolti proprio la notte del 24 giugno, ovvero il giorno di San Giovanni.

Considerata in passato come un‘erba dalle proprietà quasi “magiche“ tanto da essere usata, lasciandone dei mazzetti essiccati davanti l‘uscio, per scacciare il malocchio ed allontanare il diavolo dalle abitazioni.

La parte della pianta che contiene i principi attivi sono le sommità fiorite.

Come viene creata la Tintura Madre di Iperico?

Una volta raccolti, questi i fiori dell’Iperico vengono triturati a mano e messi in macerazione con acqua ed alcol, opportunamente diluite così da ottenere una gradazione di 65°.  Il rapporto tra la quantità di fiori e la quantità di solvente deve essere uguale al rapporto 1:10. Il composto si lascia in macerazione per almeno 30 giorni, si torchia e si inflacona la tintura madre in un contenitore di vetro scuro.

Controindicazioni

Evitare l’assunzione dell’Iperico in contemporanea con altri farmaci antidepressivi e con anticoncezionali. Sconsigliato l’uso in gravidanza, allattamento e nel periodo pre-operatorio. Essendo una pianta molto attiva l’Iperico può interferire con molti farmaci, diminuendo la loro efficacia. Si sconsiglia quindi l’uso contemporaneo con altre terapie e l’automedicazione.

In caso di gravi patologie, stati di salute particolari e post-operati è caldamente consigliato consultare il proprio medico curante prima dell’assunzione.

Inoltre è preferibile evitare prolungate esposizioni al sole durante l’uso in quanto l’Iperico è una pianta foto-sensibilizzante a dosi elevate.

Questo articolo si basa sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Le informazioni ed i consigli presenti non sono di natura prescrittiva o curativa, ma hanno solo uno scopo informativo. 

Fonti:

  • Tinture Madri in fitoterapia. Massimo Rossi. Studio Edizioni.
  • Dizionario ragionato di erboristeria e di fitoterapia. A. Bruni- M. Nicoletti. Ed. Piccin.

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IpericoHypericum perforatum L.

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